sabato 23 febbraio 2013

PREALPINA: 4 DOMANDE PER OGNI CANDIDATO

Questa mattina, sul quotidiano "la Prealpina", sono state pubblicate le risposte che ho fornito alle 4 domande che il giornalista ha posto a me e ad altri 16 candidati al Consiglio Regionale.
Ecco domande e risposte!

1) Quale futuro per l'ente Provincia di Varese a "rischio" accorpamento con Como?     

Il territorio della Provincia di Varese, oltre a vantare una grande estensione territoriale, vanta numerose peculiarità  che la rendono assolutamente autonoma ed indipendente quali, ad esempio, l’aeroporto di Malpensa, la conformazione territoriale, la varietà di servizi per i cittadini ed una fiorente attività economica e turistica. L’accorpamento della Provincia di Varese con quella di Como porterebbe alla creazione di un mega-ente con oltre due milioni di abitanti, il che non sarebbe coerente con la scelta di mantenere in vita province più piccole e meno virtuose come, ad esempio, La Spezia o Campobasso. Credo che il progetto del Governo Monti andrebbe a penalizzare lo slancio positivo e sempre più crescente della nostra provincia, oltre al fatto che non permetterebbe di ridurre i costi amministrativi come richiesto dalla UE. La speranza è che, entro il 1 Gennaio 2014, scadenza già prorogata di sei mesi, il nuovo Governo possa intraprendere una direzione differente.

2) Qual è un suo impegno per il sociale in un periodo di grande crisi?

Un mio impegno sociale è diretto agli anziani, ai disabili ed alle persone bisognose in generale. Credo che l’obiettivo comune sia creare un senso civico, a partire dai giovani per arrivare agli adulti, nel rispetto dei principi di sussidiarietà e solidarietà, in modo da creare una coscienza comune sulle problematiche sociali del nostro Paese. Ritengo che sia necessario ampliare i servizi per quelle categorie di cittadini che spesso sono “dimenticati”, attraverso delle misure a sostegno delle loro necessità: dai pasti caldi all’abolizione delle barriere architettoniche, dalla creazione di una città “a portata di uomo” alla creazione di strutture idonee alla cura di persone anziane con costi adeguate e coerenti rispetto ai livelli pensionistici odierni. Inoltre potenzierei i servizi per i famigliari per garantire loro una tutela maggiore. Le istituzioni e le amministrazioni devono farsi carico di questa responsabilità di creare le condizioni affinché questi progetti possano effettivamente essere realizzati nel più breve tempo possibile e con la più ampia trasparenza e coinvolgimento della popolazione. Io, personalmente, nel mio piccolo, sono una volontaria-soccorritrice per il 118: ogni settimana, da 7 anni, metto la mia esperienza, il mio impegno ed il mio entusiasmo al servizio delle persone che richiedono il nostro intervento perché ritengo che un impegno sociale possa essere grande esempio di umanità e solidarietà nei confronti del prossimo.

3) Qual è la sua proposta più importante per l'impresa ed il lavoro?

La Lombardia è la locomotiva dell’economia Italiana, motivo per cui le imprese locali devono poter tornare agli antichi splendori per poter dare un segno di ripresa all’intero Paese. Gli interventi necessari sono: la progressiva eliminazione dell’IRAP, l’aumento degli incentivi fiscali per l’imprenditoria giovanile, la creazione di contribuzioni agevolate per permettere l’assunzione di giovani, donne ed il reinserimento di over50 che hanno perso il lavoro negli ultimi anni e, infine, una valorizzazione dei prodotti “made in Italy” di modo da potenziare la produzione ed il consumo dei prodotti realizzati dalle nostre aziende locali. Inoltre è necessaria una stretta correlazione tra la scuola e le imprese così da permettere agli studenti di ricevere una formazione diretta sul campo ed una rivalutazione delle professioni “di nicchia”: andando a diminuire le tasse si stimolerebbe la produzione ed il consumo e, di conseguenza, anche l’occupazione.

4) I giovani sono tra i più colpiti dalla crisi: un'idea per invertire il trend?

L’opportunità che mi è stata data di candidarmi come unica rappresentante dei giovani del Pdl della provincia di Varese credo che possa già essere un punto di partenza per una ripresa, per dimostrare che i giovani ci sono e vogliono far sentire la loro voce. Per poter uscire dalla crisi ed invertire il trend è necessario che ai giovani possano essere messi in condizione di ottenere una formazione adeguata alle richieste delle imprese, siano stimolati e siano ampliati i servizi a loro disposizione, soprattutto a livello culturale. Inoltre, attraverso incentivi fiscali, deve essere sostenuta l’imprenditoria giovanile e le attività di ricerca e sviluppo, soprattutto a livello tecnologico, per stare al passo con il resto del Mondo. Da ultimo credo che la Regione Lombardia debba assolutamente impegnarsi a garantire al 100%  (contro l’attuale 68%) i fondi per le borse di studio. Una proposta concreta per ottenere i fondi necessari è sicuramente quella del dimezzamento dei compensi di consiglieri ed assessori regionali, progetto che ho personalmente proposto e sottoscritto anche nel “patto del candidato”.

 

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